Alcuni problemi che potrebbero disturbare la gravidanza, possono essere curati e risolti in anticipo se scoperti quando ancora non si aspetta un bebè. Quali sono gli accertamenti utili da far fare alla futura mamma e papà?

Per la mamma

La visita ginecologica

La visita con il ginecologo rappresenta il primo passo per controllare lo stato complessivo di salute della donna. Con la visita ginecologica si verifica le condizioni dell’apparato riproduttivo della donna, controllando la posizione, il volume e la consistenza di utero e ovaie. Con l’ausilio dell’ecografia si può escludere la presenza di fibromi o cisti ovariche, da tenere sotto controllo in gravidanza. Lo specialista esegue anche una visita al seno per controllare che tutto sia a posto.

Il pap test

Con questo esame si possono scoprire se ci sono state delle alterazioni delle cellule del collo dell’utero. 

Il toxo test

Rivela la presenza di anticorpi contro la toxoplasmosi, una malattia contagiosa che si contrae mangiando certi cibi o tramite il contatto con le feci di animali infetti. Questa malattia può provocare al feto seri danni.

Il rubeo test

Rileva la presenza nel sangue di anticorpi contro la rosolia, una malattia virale che, se contratta per la prima volta in gravidanza e soprattutto nel primo trimestre, può causare malformazioni al feto.

GLI ESAMI PER LA COPPIA

L’esame per la sifilide

Serve per escludere la presenza della sifilide, una malattia a trasmissione sessuale causata dal batterio Treponema pallidum che, se non è curata, può causare del seri danni al feto. L’esame rileva specifici anticorpi. Quando l’esito è negativo significa che non si è mai venuti a contatto con il batterio e quindi non ci sono problemi per la gravidanza. Se, invece, l’esito è positivo, il medico prescriverà altri esami.

Gruppo sanguigno RH

Scopre se vi saranno incompatibilità tra il sangue della mamma e quello del bimbo. Controlla se sulla membrana dei globuli rossi dei futuri genitori è presente una sostanza (fattore RH). Se la donne ne è priva (RH-) e il compagno ne è dotato (RH+) in gravidanza è necessario eseguire ogni mese un esame del sangue per prevenire eventuali problemi. L’esame del gruppo sanguigno è utile anche se la donna ha il gruppo del sangue 0+ e il compagno un gruppo diverso

(A, B o AB), in quanto il bimbo potrebbe soffrire di ittero di incompatibilità AB0, un disturbo lieve che si manifesta dalla nascita, facilmente risolvibile dal medico.

Test per l’AIDS

L’esame rivela se nel sangue ci sono anticorpi contro il virus Hiv, responsabile dell’AIDS o sindrome da immunodeficienza acquisita. L’organismo affetto da questa malattia non produce anticorpi per difendersi dai microrganismo nocivi. Se l’esito è positivo per uno o entrambi i genitori, significa che vi è stato un contatto con il virus e c’è il rischio di trasmettere la malattia al figlio.

Conoscere in anticipo questo rischio, consente di ridurre la possibilità di contagio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *