Cos’è l’Inail e di cosa si occupa?

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L’Inail è l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro. Si tratta di un ente pubblico, e il suo compito è quello di assicurare e garantire forme di sussidio ai lavoratori in caso di problemi di salute nati sul posto di lavoro. Il suo ruolo riguarda sia gli incidenti, sia il manifestarsi di malattie legate al luogo di lavoro e al lavoro stesso. Oggi è controllato, nel suo operato, dal Ministero del Lavoro.

Il suo ruolo è a dir poco fondamentale per garantire le migliori condizioni di lavoro in Italia. Grazie all’Inail è possibile garantire ai lavoratori la sicurezza di ricevere indennizzi regolari in caso di problemi di salute. Ciò vale sia per infortuni e malattie, sia in caso di morte sul lavoro. L’esistenza dell’ente garantisce equità ai lavoratori, e vigila in maniera costante sull’operato dei datori di lavoro.

La sua storia è molto antica: basti pensare che l’istituto nasce nel 1883.

Come funziona l’Inail? In caso di infortunio sul lavoro quando e come richiedere il risarcimento?

Inail e la legge italiana

Il ruolo dell’Inail è ben definito dalla legge italiana. La normativa di riferimento è dettata dal DPR n. 1124 del 30 giugno 1965. Nonostante abbia diversi decenni alle spalle, tale normativa si è presentata come una vera avanguardia, rispondendo anche ai bisogni attuali.

Con questo DPR fu introdotta la malattia professionale, in aggiunta al classico infortunio. Ciò significa che grazie a questa nuova norma venne considerato da indennizzare non solo l’infortunio nato in maniera violenza, ma anche la malattia nata a seguito della presenza sul luogo di lavoro o del lavoro stesso.

Secondo tale norma contrarre una assicurazione presso l’Inail è un obbligo. Ogni lavoratore deve essere regolarmente iscritto all’Inail da parte dei datori di lavoro. Ai datori di lavoro l’onere di versare ogni anno dei fondi all’Inail, così da permettere di ridistribuire tali fondi ai lavoratori infortunati.

Non mancano ispezioni, per verificare la presenza non solo dell’assicurazione, ma anche della salute degli ambienti di lavoro. Per questo Inail lavora a stretto contatto sia con INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ma anche con SPSAL, il Servizio per la Prevenzione e la Sicurezza negli ambienti di lavoro. Non mancano ispezioni congiunte con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e altri enti dislocati sul territorio.

Con il versamento del premio assicurativo l’INAIL si assume l’onere economico derivante dagli infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali che possano colpire i dipendenti e tutte le altre figure equiparate, soggette all’obbligo assicurativo, sia per quanto riguarda l’inabilità temporanea assoluta (cioè il periodo di astensione dal lavoro), sia l’eventuale invalidità permanente residuata. Anche se il datore di lavoro (tenuto per legge) non procede al versamento dei premi di assicurazione, però, il dipendente ha accesso alla tutela (principio della automaticità delle prestazioni).

Come richiedere il risarcimento?

Chiedere il risarcimento in caso di infortunio è piuttosto semplice. Il lavoratore deve essere condotto in Pronto Soccorso, per accertare le sue condizioni di salute. Qui sarà il medico a valutare la prognosi e i giorni di invalidità al lavoro.

Una volta svolto questo iter sarà la volta di contattare l’Inail, comunicando tutti i dati ottenuti in Pronto Soccorso. Tale compito spetta al datore di lavoro. In tal modo sarà avviato l’iter di risarcimento verso il lavoratore. Attenzione: tale denuncia va fatta solamente se i giorni di prognosi sono superiori a tre. Nel caso in cui siano uguali o inferiori a tre non serve alcuna comunicazione.

Ricordiamo che per i datori di lavoro la mancata denuncia è passabile di multa.

Anche qui bisogna notare un dettaglio: l’Inail interviene con gli indennizzi a partire dal quinto giorno di infortunio. Fino a quel momento l’impegno di risarcimento è a carico del datore di lavoro stesso, che deve provvedere, in percentuali differenti, a risarcire i giorni di lavoro persi a causa dell’infortunio.

Per ogni ulteriore dettaglio vi invitiamo a consultare le normative in merito. Non dimenticare inoltre di fare riferimento a professionisti esperti in materia.

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